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Bacchilega Junior è un marchio editoriale che fa capo alla cooperativa di giornalisti Corso Bacchilega, nata ad Imola nel 1992 e che opera appunto nel settore del giornalismo e dell’editoria.

IL NOME: BACCHILEGA

Cominciamo dal principio…chi è Corso Bacchilega? No, non è il nome di una strada. Mi piaceva pensare ad un gruppetto di persone che si incontra in un localino in corso Bacchilega e tra un bicchiere e due chiacchiere decide di mettere su una casa editrice e omaggiare con il nome il luogo dell’incontro. Invece no!
Corso Bacchilega, partigiano, sindacalista, politico e giornalista è il fondatore del settimanale imolese “Sabato sera”. Al giornale si sono poi aggiunti i marchi Bacchilega editore e Bacchilega junior con un catalogo di oltre 200 titoli dedicati soprattutto alla storia, alla cultura e alle tradizioni locali, ma anche alla narrativa, alla poesia, allo sport e alla natura. Insomma, un catalogo a tutto tondo! 

Bacchilega junior si occupa dei bambini con proposte che vanno dai piccolissimi agli adolescenti, passando anche per i genitori e gli insegnanti. E poi c’è Lo Spunk…ma ci arriveremo!

LE COLLANE

LIBRICINO

La collana per i più piccini si chiama “I Libricini”. Sul sito dell’editore si legge “ piccole storie per piccole mani. Per incamminarsi a piccoli passi in nuove strade…e in grandi spazi del cuore”. Sono piccoli libri quadrati 16×16 con angoli arrotondati. Di solito i libri che si rivolgono ai più piccoli hanno pagine spesse che in libreria definiamo cartonate (sarà la definizione giusta?). I Libricini invece sono stampati su cartoncino molto resistente ma sottile, a mio avviso un po’ troppo sottile per essere sfogliato in autonomia anche dai bimbi piccoli. Le storie però, quelle si che sono adatte a piccole orecchie!

OLGA E OLAF
La collana de I Libricini conta quasi trenta titoli. I miei preferiti? I due che hanno come protagonisti Olga, una bimbetta piena di energia, e Olaf, il suo bulldog francese (che potete vedere in carne ed ossa tra le braccia dell’autrice, Tonka Uzu, se avete voglia di cercarla in rete). Sono storie brevi e semplici ma che riflettono perfettamente quel legame speciale che si crea fra un bambino e il suo cucciolo. E poi le illustrazioni hanno quel sapore antico che tanto mi piace!

LUPO
Il personaggio di Lupo creato da Eva Rasano è il più ricorrente nella collana. “Lupo in versi” ha vinto il premio Nati per leggere 2015 nella sezione Nascere con i libri 6-18 mesi. Nelle pagine del libro troviamo Lupo alle prese con la quotidianità, i giochi, il bagnetto, l’ora della pappa…tutto vissuto solo in versi, proprio come fanno i bimbi che iniziano ad esprimersi attraverso le prime sillabe. E allora Mmmmmm (leggi “che buono”) davanti ad una carrellata di dolci, Din don al suono di una campana, Grrr per esprimere rabbia e tanti altri versi per coinvolgere i bambini. Lupo è protagonista anche di altri quattro Libricini alla scoperta dei suoni, dei cibi, del proprio corpo e della terra.

Sfoglia QUI i titoli di lupo

QUELLI LA’
Non sono una grande appassionata di rime ma quelle che si trovano in questo Libricino mi sono piaciute tanto. La filastrocca ci accompagna alla scoperta di una serie di animali in bianco e nero. Mi piace il fatto che non siano i soliti animali della fattoria che sempre si presentano ai bimbi piccoli. Quindi si, troviamo la mucca e la pecorella, ma anche il porcospino e il tapiro. Per rendere la lettura ancora più divertente, attraverso il Qrcode presente sulla quarta di copertina si può vedere e ascoltare l’autrice che ha composto una canzone da ballare tutti insieme.

La collana dei piccoli si è evoluta in I Libricini più, ancora una volta libri quadrati ma dal formato più grande e dedicati a bimbi che stanno crescendo.

Poi ci sono le collane Ristorie, Viceversa, Junior al quadrato e altre che coprono una fascia d’età ampia fino ad arrivare agli adolescenti.

Impossibile parlare di tutto quindi ho scelto 3 albi e 3 libri in qualche modo legati tra loro. 

GLI ALBI

“Noi”, scritto da Elisa Mazzoli e illustrato da Sonia Marialuce Possentini (vincitrice nel 2017 del premio Andersen come migliore illustratrice dell’anno) racconta con delicatezza una dinamica che ho visto spesso nei bambini, noi da una parte e loro dall’altra, i maschi e le femmine, quelli bravi e quelli no… Sembra esserci sempre un motivo per essere noi o per essere l’altro ma spesso è solo un pregiudizio, un’etichetta.
In questo caso a creare la distanza tra Noi e lui c’è la disabilità. Lui è uno strano bambino con un occhio enorme e bavoso (non a caso Noi lo chiamiamo Occhione), che non sa mai niente, che sta sempre in disparte a scavare nella terra. Noi invece siamo un gruppo di amici, ci divertiamo insieme e andiamo bene a scuola. Guai se qualcuno osa rivolgere la parola ad Occhione, verrebbe preso in giro da Noi. A raccontarci tutto è Filippo, uno di Noi. Presto però questo noi si allargherà ad includere anche Occhione, che guarda caso si chiama Filippo anche lui e di cose ne sa davvero tante. Basterà una situazione fortuita in cui i due bambini saranno soli, lontano da occhi indiscreti, per superare la paura e la diffidenza nei confronti dell’altro.

“Le mani di Anna”, di Sarah Zambello, affronta ancora il tema della disabilità, questa volta la sordità, ma di nuovo lo fa in modo molto delicato, quasi non si percepisce, sembra parlare di altro. Anna è una bambina gentile e silenziosa. Conosce le piante e i benefici che possono donare. E’ sempre in giardino con le mani tra le erbacce avendo cura di loro e degli abitanti del suo condominio. Così regala l’iperico, il fiore della felicità, all’uomo del quarto piano che sembra depresso e nasconde il biancospino nel passeggino del bimbo del primo piano perché non faccia più incubi. 
Le illustrazioni di Daniela Iride Murgia ci portano nel mondo più intimo di Anna. La bambina non si vede mai ma le sue mani si e i suoi gesti riportano al linguaggio dei segni, un linguaggio in cui le mani sono lo strumento più importante. 

“Il bambino che rubava le voci”, scritto da Brian Freschi e illustrato da Paolo Voto, racconta di un bambino che non riesce a parlare ma che sa catturare le voci e i suoni della città grazie agli strumenti musicali, con cui poi li restituisce alle orecchie di chi ascolta. Questa volta non credo si parli ancora di disabilità, non penso che il piccolo protagonista sia muto. Credo che il racconto sia più una metafora per spingere i bambini a trovare la propria voce. 

NARRATIVA

Eccoci arrivati alla collana per i più grandi: Junior al quadrato.
Già il sottotitolo della collana permette di farsi un’idea di ciò che t’aspetta:

per chi legge con slancio

Ho interpretato il sottotitolo come invito e mi sono lanciato nella lettura di tre libri; tre storie diverse ma con protagonisti adolescenti, coetanei tra loro.
Sinceramente temevo di incorrere in dei piccoli mattoni, invece ho trovato storie coinvolgenti e che scivolano veloci. 
“Quando non mi vedi” è una graphic novel realistica che tratta il tema del bullismo con precisione, raccontando una storia vera, con dinamiche chiare che permettono di indagare anche le origini del disagio sia delle vittime che dei carnefici.
In una città più grande si svolge “Le cose così come sono”, una storia in cui una ragazza che vive le classiche dinamiche adolescenziali imparerà ad aprirsi agli altri, a superare l’apparenza per scoprire veramente le cose così come sono. Un padre depresso, una madre distratta, una vicina scorbutica e odiosa nascondono storie che hanno bisogno di empatia per essere comprese a fondo.
E’ difficile calarsi in una realtà completamente diversa dalla nostra, ma il protagonista de “Il fiume è un campo di pallone” ti porta dentro la vita di strada di Dakar, raccontando la povertà con leggerezza, di come il calcio possa salvare i bambini e i ragazzi, di come la musica possa essere magica e di come il primo amore possa essere anche troppo travolgente.

A completare il catalogo Bacchilega c’è Lo Spunk, un giornale mensile per bambini con notizie, rubriche, letture, interviste, giochi, fumetti, ricette e tanto altro. Deve il suo nome alla parola misteriosa inventata da Pippi Calzelunghe; per lei Spunk è qualcosa che desideriamo ma che non riusciamo a descrivere, qualcosa che manca e che se ci fosse renderebbe tutto perfetto, la ciliegina sulla torta! Il giornale Spunk è proprio questo, qualcosa che prima non c’era e se ne sentiva la mancanza ma ora c’è e potete abbonarvi direttamente andando sul sito dell’editore. Se prima volete sfogliarlo, passate in libreria, ne abbiamo qualche copia!

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L’ORA DI LIBERTÀ
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